Globalizzazione e crisi, due facce della stessa medaglia, per chi ha un’azienda oltre al prodotto conta anche il profitto, altrimenti non ha senso procurarsi tanti impegni e pensieri se poi alla fine dell’anno le casse sono vuote. Purtroppo capita molto più spesso di quanto si immagini, ed è per questo che molti imprenditori delocalizzano in altri paesi specie dell’est europeo le proprie società.
La Bulgaria ha attuato una politica fiscale molto attraente per gli imprenditori, si tratta di una tassazione di tipo flat, in altre parole si paga solo una tariffa unica per qualunque tipo di reddito, che siano 10 mila Euro o 100 mila si paga solo il 10% di tasse.
Procedure snelle e veloci
Aprire una società in Bulgaria (http://www.firmica.si/it/aziende-in-bulgaria) è molto più semplice di quanto si immagini, occorrono alcune adempienze burocratiche e in pochi giorni sarà operativa a tutti gli effetti, una buona soluzione per dare competitività al prodotto e all’azienda, con un ritorno economico sicuramente più appagante rispetto a molti altri paesi Italia in prima fila.
La tassazione e la deregolamentazione burocratica favorevole, sta ottenendo un grande successo tra gli imprenditori di tutta Europa, questo significa per la Bulgaria entrate che non avrebbero mai avuto senza mettere in atto una politica di questo tipo, quindi gradi introiti sia dalle tasse sia dai maggiori consumi grazie alle tante aziende e persone straniere, che vivono gran parte dell’anno nel paese.
Tasse basse vogliono dire crescita
L’austerità non ha portato i frutti sperati, anzi anno depresso quel poco di mercato, che era rimasto, quindi la scelta della Bulgaria è sicuramente vincente.
Per gli imprenditori un’occasione per recuperare terreno e guardare ad altri mercati come ad esempio quelli asiatici, la strada è tracciata potrebbe cambiare solo se le politiche europee cambiano, altrimenti la barra sarà orientata tutta a est!
