Borsa Italiana: qualcosa di nuovo sul fronte…Occidentale? Sì, e in maniera rilevante.
Il 2014 è iniziato col botto per il segmento ETF di Borsa Italiana, che nel solo primo trimestre, oltre ad esser stata confermato come la piazza europea “Leader per contratti conclusisu piattaforma elettronica”, è stato eletto “Best European Exchange for listing ETFs” durante l’Etfexpress Global Awards 2014.
Un risultato notevole, soprattutto alla luce di un mercato, quello italiano, più volte ritenuto solo un collaterale del fratello britannico LSE. A tal proposito, anche grazie alla nuova quotazione su ETFPlus di 12 nuovi strumenti ETF e 24 ETC/ETN, il gruppo London Stock Exchange (che riunisce le piazze di Londra e Milano) “è stato riconosciuto” cita la dichiarazione ufficiale di Borsa Italiana, come “il più grande gruppo borsistico in Europa per numero di contratti realizzati”.
ETF Italia, la svolta
Un mercato in evoluzione dunque? Sì, a cominciare dall’innovazione che lo ha contraddistinto dal gennaio 2014, da quando cioè la piazza ha assistito all’ingresso dei nuovi ETN su tassi di cambio senza leva (18), ETN a leva 3 e short su Russell 1000 e Nasdaq (4), ETC a leva 2 short su oro e gas naturale (2), più un ETN a replica fisica sull’indice cinese CSI 300, un ETF sui titoli di Stato indonesiani ed un ETF (http://www.trend-online.com/etf-borsa-italiana.html) su titoli di Stato appartenenti all’Eurozona ad alto rendimento e coperti dal rischio di tasso.
Maggiori strumenti, maggiori tipologie e maggiori volumi, ovvero maggiore possibilità di attirare una gamma di investitori più amplia, che renda il mercato ancor più appetibile e, di conseguenza, liquido e a spread ridotti.
Cosa aspettarsi dunque per il futuro? Con uno strumento, l’ETF (http://italianotizie.weebly.com/blog/etf-fisici-e-sintetici-cosa-scegliere), capace di racchiudere gran parte delle richieste dell’investitore in quanto a diversificazione e contenimento di costi e rischi, Borsa Italiana ha lanciato la sua proposta: maggiore scelta e differenziazione per un segmento di mercato che già nel nome ‘Plus’ incorpora le potenzialità future.
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