Come è inevitabile che accada per tutti i titoli quotati, anche Generali non è nelle grazie di tutte le banche d’affari. Tra quelle che guardano con minore favore alle azioni della compagnia triestina troviamo Citigroup, i cui analisti esprimono senza messi termini un giudizio negativo sul titolo, ancor più stridente se si considera invece la view riservata all’intero settore a livello europeo. Nell’ambito di uno studio dedicato proprio alle compagnie assicurative del Vecchio Continente, gli esperti di Citigroup confermano la loro view positiva sul comparto, indicando Generali tra le azioni “least preferred”, ossia meno preferite. Non a caso la raccomandazione sul titolo è “sell”, ossia vendere, con un prezzo obiettivo a 13,3 euro, che si colloca di circa due euro al di sotto delle valutazioni registrate in Borsa agli inizi di ottobre 2013, con un potenziale di downside di circa il 13%.
Gli analisti di Citigroup accordano la loro preferenza ad altri titoli assicurativi euroopei quali Aviva e Axa, consigliando di mantenere le distanze da Generali. Il motivo principale di questa view negativa risiede nel fatto che le azioni della compagnia triestrina sono considerate troppo costose. Il titolo infatti viene scambiato a più di 10 volte il P/E, ossia il rapporto prezzo/utile 2014, con un premio del 14% rispetto ai peers. Uno scarto che non trova giustificazione secondo Citigroup, ancor più se si considera che Generali presenta un bilancio nel complesso più debole di quello di altre compagnie europee. Poco convincente è anche il rendimento del free cash flow pari al 6% nel 2014, che si colloca ben più in basso di quello dei competitors.
Secondo Citigroup non ci sono margini adeguati per un potenziale upside degli utili di Generali, tali da giustificare il premio a cui tratta il titolo. In questa direzione gli analisti della banca americana segnalano che almeno nel breve termine non ci sono le condizioni per assistere ad una rivisitazione verso l’alto delle loro stime sugli utili della compagnia assicurativa triestrina. Questo malgrado Generali abbia incentrato il suo programma di ristrutturazione su quattro aspetti definiti chiave da Citigroup quali il capitale, la monetizzazione della cassa, l’attenzione alla riduzione dei costi e alle cessoni e la crescita nei mercati emergenti e in quelli sviluppati.