L’ORO INUTILE DI ATAHUALPA

La storia dell’oro inizia a cambiare dopo la scoperta dell’America, sia perche cambia il suo oncetto di elemento al confine tra il sacro e il profano, sia perchè le ingenti richieste del metallo preziosoche arriveranno nell’immediato futuro porteranno a stragi e stermini fino ad allora impensabili. Non solo, ma anche la tecnica estrattiva arriverà a nuovi cambiamenti, ma solo in un futuro molto lontano rispetto ai primi anni del sedicesimo secolo. Procediamo con ordine.

Una volta giunto nel centro America, Colombo recapitò ai regnanti spagnoli notizia dell’avvenuto sbarco e delle ingenti quantità di oro che il nuovo continente scoperto celavano (anche se lui, com’è noto era convinto di essere sbarcato in India). Per dare la possibilità di estrarlo venne fatto uso non tanto di schiavi neri, quelli sarebbero venuti dopo, ma di indigeni sfruttati e resi prigionieri. Fu l’inizio di un progetto, non pianificato ma per lo meno sistematico, che portò alla morte di oltre 2 milioni di persone in circa 10 anni per un totale in oro che non superava le 20 tonnellate.

E questo solo per quanto riguarda il periodo ricoperto da Colombo. Il lasso di tempo successivo vide tristi protagonisti il Messico degli Aztechi e di Cortes e il Perù di Pizarro con l’episodio dell’uccisione dell’imperatore Atahualpa e la caduta dell’impero degli Incas. In parallelo, però, rallentò anche la velocità e la quantità di oro estratto che per il Messico non superò le 5 tonnellate per tutto il territorio nazionale (in contemporanea alla distruzione della capitale atzeca Tenochticlan), mentre per il Perù, pur essendo più cospicuo (5 tonnellate d’oro e 12 d’argento come riscatto per l’Imperatore Atahualpa sequestrato e ucciso nonostante il regolare pagamento della somma) non riuscì a risollevare le sorti della Spagna conquistatrice e soprattutto a salvare Pizarro che morì per mano della popolazione inferocita, diversi anni dopo. Il secondo caso è facilmente spiegabile con la ferocia e l’avidità dimostrate da Pizarro nel governare le popolazioni conquistate, nonostante la corona gli avesse concesso il titolo di governatore di un vastissimo impero. Nel primo caso, invece, la Spagna amministrò in modo poco saggio gli enormi capitali arrivati sul suolo patrio. Infatti le grandi ricchezze scoperte non furono investite per migliorare un’economia ancora feudale e la cui aristocrazia ricopriva un ruolo prettamente parassitario. Non solo, ma le guerre continue rappresentavano un pozzo senza fondo che non solo non portava nessun guadagno ma addirittura, spesso segnava ingenti perdite oltre ai capitali investiti.

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